We the People

MOSTRA D’ARTE CONTEMPORANEA

4 Maggio – 2 Giugno 2021 | Palazzo della Gran Guardia, Padova

Esposizione a cura di Elisabetta Bacchin, Enrica Feltracco, Elisabetta Maria Vanzelli, Massimiliano Sabbion e Matteo Vanzan.

WE THE PEOPLE, noi la gente, l’insieme di volti, di emozioni ed espressioni senza distinzioni di razza, colore e sesso.

Oggi, in questo periodo di pandemia così complesso da vivere emotivamente, il volto ci è quasi stato rubato nella sua essenza primaria. Ci rimane solo lo sguardo. È forse proprio da questa privazione che è nata da parte dei curatori della mostra l’idea di chiedere a una trentina di artisti contemporanei di restituirci, attraverso la loro espressività artistica, quelle emozioni che ci sono state tolte. Ed è partendo da queste stesse riflessioni che abbiamo deciso di sostenere quest’esposizione, capace di approfondire temi fondamentali per la nostra società e di unire le persone creando valore per il nostro territorio.

Il volto, tra Arte e Risorse Umane

Nelle relazioni umane, il volto è la raffigurazione dell’identità di una persona e, forse proprio per questo motivo, il primo mezzo di contatto con l’altro. Ogni persona ha una propria identità, unica, in cui si riconosce. Questa identità, come i tratti che definiscono la fisionomia, è il frutto sia di caratteristiche innate sia di esperienze vissute.

Nel lavoro, come nella vita, ogni esperienza traccia il percorso di una persona ed è l’individuo – non le aziende – ad avere la responsabilità di definirne il senso e le tappe. Il volto di ogni collaboratore non rappresenta quindi una costante per l’organizzazione, bensì un elemento in continua evoluzione; ogni persona è un viaggiatore che si sposta non per raggiungere una destinazione ma per arricchirsi di esperienze e competenze. Elementi, questi, che formano la sua identità, definendo il suo sapere, saper fare, saper essere. La persona si riconosce ed identifica in questi tre elementi – peculiari ad ogni individuo – e vi rimane fedele durante l’intero percorso di crescita e di raggiungimento del suo scopo più grande.

Ogni persona, ogni volto, ha dunque un’identità unica ed uno scopo che non possono essere replicati in alcun modo. Le organizzazioni, consapevoli della natura in costante evoluzione dell’essere umano, riconoscono l’importanza di creare un ambiente in grado di accogliere l’individuo nel momento presente, fino a che il suo percorso in azienda non si concluderà. Durante questa collaborazione, è responsabilità dell’azienda fornire all’individuo strumenti utili allo sviluppo di nuove competenze, ed è responsabilità della persona dare un contributo significativo al raggiungimento degli obiettivi aziendali. La sinergia tra le due parti ha il potenziale per rendere il lavoro emozione. In fondo, il volto di una persona è anche la manifestazione delle emozioni che l’uomo vive. Sono proprio le emozioni a caratterizzare le esperienze, generando reazioni uniche in ognuno e quindi permettendo ad ogni persona di renderle proprie.

La capacità di valorizzare le persone non solo in termini di competenze ma anche di emotività, fa sì che le organizzazioni acquisiscano un aspetto umano in grado di motivare maggiormente gli individui nel loro lavoro. Inoltre, essenziale è la consapevolezza che le emozioni racchiuse in un volto non siano manifestazione della singola sfera lavorativa ma coinvolgano anche quella personale. Questi due mondi non possono essere isolati uno dall’altro: ogni collaboratore è una persona, una madre, un padre, un figlio, un amico.

Per maggiori informazioni, visita la pagina del curatore della mostra disponibile al link We The People.